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Anno VI - N. 3/4 - Maggio/Agosto 2006


Panorama Regionale
Rintracciabilità e qualificazione del pescato per i prodotti ittici pugliesi
Mario Bello

Si è avviata anche in Puglia un'azio­ne di interesse collettivo, che vede nella Feder op.it l'organizzazione im­pegnata a realizzare un progetto, finan­ziato dalla Regione, per la rintracciabi-lità e la qualificazione dei prodotti ittici.

Feder op.it, è partita da queste fon­damentali considerazioni:

- la polverizzazione dei punti di sbarco (sono circa 800 i porti e gli approdi in Italia), a dimostrazione del­l'elevata frammentarietà della nostra pesca;

- la condizione delle strutture pub­bliche adibite alla vendita dei prodotti ittici attraverso i mercati, con un servi­zio non sempre sufficientemente valido sotto il profilo dell'efficienza e della dotazione di attrezzature (figuriamoci, di allestire un commercio elettronico, cosi come si sta diffondendo in tutti gli altri Paesi europei);

- il ruolo svolto dai 67 mercati ittici esistenti, che è di secondo piano ri­spetto alla rete dei grossisti privati, restando comunque mercati "costieri" (che hanno la funzione di raccogliere la produzione), che restano staccati da quelli interni destinati a rifornire il consumo.

A queste inadeguatezze strutturali e funzionali dei mercati si aggiunge:

- il maggiore punto di debolezza che è dato dall'eccessiva presenza di intermediar! nel processo distributivo, che poco aggiungono alla "catena del valore" (in termini di servizi);

- la circostanza che l'intera filiera sconta vaste aree di inefficienza che si scaricano di passaggio in passaggio fino al consumatore finale.

Sulla base di quanto sopra, la Feder op.it ha operato per la costituzione di un'Organizzazione Interprofessionate - la Ol Filiera Ittica - con l'intento di perseguire alcune finalità e sta realiz­zando alcuni progetti, che hanno questi obiettivi:

- garantire il cittadino e il consuma­tore, elevando la qualità e consentendo la tracciabilità dei prodotti, anche at­traverso l'introduzione di norme e pra­tiche operative volontarie;

- riportare "valore" al produttore, mettendo in piedi una "filiera corta";

- elevare complessivamente la competitività del sistema ittico-alimentare, riducendo i costi delle tran­sazioni che incidono sul prezzo finale;

- stimolare gli operatori dei vari segmenti del settore a "mettersi in rete", creando un "sistema" efficiente.

La nostra sfida è quella di realizzare in Puglia un progetto che, oltre alla tracciabilità, consenta di incrementare la qualità dei prodotti ittici e il reddito dei produttori. Mediante un approccio che prevede il coordinamento dell'intera filiera sarà possibile conferire al prodotto un valore aggiunto che con­sentirà ai produttori di ampliare gli attuali sbocchi commerciali e di rag­giungere nuovi mercati e canali di distribuzione.

Siamo impegnati nel mettere a pun­to un sistema di filiera "certificato" -così come siamo riusciti a fare con alcuni prodotti ittici del Veneto (per il pesce azzurro e per i fasolari) - che consenta di "tracciare" l'intero flusso dei prodotti e delle relative informazio­ni, in modo da trasmettere al consu­matore finale anche le nozioni e la "percezione" della qualità dei prodotti consumati.

L'esperienza positiva già acquisita in Veneto (con quel progetto "pilota") e la realizzazione di un analogo pro­getto nazionale (per le Regioni fuori obiettivo 1), da parte dell'OI Filiera Ittica, ci consentono di guardare con fiducia sui risultati che intendiamo raggiungere, con l'adozione di discipli nari tecnici e mettendo a regime un sistema condiviso di rintracciabilità di filiera, accompagnato dalla stipula di veri e propri patti di filiera.

Si tratta di un progetto ambizioso, articolato, complesso, su cui dobbiamo investire tutte le nostre capacità (come organizzazioni di produttori) per il rag­giungimento dei risultati attesi che hanno un'enorme valenza sul piano economico e sociale, dell'immagine della pesca e presso i consumatori.

Oltre al miglioramento della qualità del prodotto, attraverso le realizzazione delle iniziative previste, il progetto punta su una più elevata sicurezza del prodotto alimentare consumato, senza dimenticare l'aumento della capacità concorrenziale delle nostre imprese (capacità perduta negli ultimi anni, per mancanza di interventi ade­guati a colmare queste esigenze di prospettiva).

Il sistema di garanzie che saremo in grado di offrire con il sistema di rintracciabilità, potrà commutarsi in un incremento della domanda da parte della distribuzione organizzata e dei punti vendita, concretizzandosi nell'ac­quisizione di nuovi contratti con con­seguente incremento del valore ag­giunto del prodotto certificato.

L'iniziativa, oltre ad Accordi di filiera, prevede lo sviluppo di un'attenta azione di comunicazione (sito web, depliant, ricettar! ed altro), per cui l'impegno che ci attende è veramente elevato.

Se dimostreremo di essere capaci e di saper "gestire" questi avvenimenti con la professionalità necessaria, per­seguendo in concreto quelle che sono le aspettative dei nostri produttori in un contesto di filiera, se gli obiettivi indicati saranno confermati dai risultati raggiunti, allora il nostro ruolo (come Feder op.it) e la nostra "missione" (come Organizzazioni di produttori} saranno riconosciuti e sarà la migliore legittimazione per essere considerati gli artefici del cambiamento, più volte indicata.

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