Anno VI - N. 3/4 - Maggio/Agosto 2006
II Fondo europeo per la pesca (FEP)
I finanziamenti dell'Unione Europea per lo sviluppo del settore pesca
A cura dell'Ufficio Stampa e Documentazione
II 19 giugno 2006, il Consiglio europeo dei ministri della Pesca ha adottato il regolamento relativo al Fondo europeo per la pesca (FEP). Questo Fondo, che dal 1° gennaio 2007 sostituirà l'attuale Strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP), è finalizzato a garantire lo sviluppo sostenibile del settore europeo della pesca e dell’acquacoltura finanziando i processi di adattamento volti a rendere la flotta maggiormente competitiva e promuovendo misure destinate alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente. Il FEP, inoltre, aiuterà le comunità di pescatori che, più duramente colpite dalla evoluzione del settore, intendono diversificare le proprie attività econo-miche.
Il FEP tra il 2007 e il 2013 erogherà complessivamente circa 3,8 miliardi di euro. Potranno beneficiare di aiuti finanziari tutti i rami del settore nelle zone dipendenti dalla pesca. La Commissione, ricorrendo a procedure obiettive e trasparenti, stabilirà una ripartizione indicativa degli stanziamenti d'impegno disponibili, in particolare per quanto riguarda le regioni che rientrano nell'obiettivo di convergenza, cioè nell'obiettivo dell'azione a favore di Stati membri e regioni meno sviluppati regolamentata dalle disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione.
La ripartizione indicativa utilizzerà i seguenti criteri:
- dimensione del settore della pesca nello Stato membro;
- entità degli adeguamenti da apportare allo sforzo di pesca;
- livello occupazionale nel settore pesca.
Gli obiettivi
II principale tra gli obiettivi del FEP è quello di fornire un sostegno finanziario all'industria europea della pesca concentrandosi in particolare su gli obiettivi della Politica comune della pesca (PCP), in particolare:
- lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca;
- il raggiungimento di un equilibrio stabile tra queste risorse e la capacità della flotta da pesca comunitaria;
- promuovere metodi di pesca e di produzione rispettosi dell’ambiente;
- favorire la competitività e la redditività degli operatori del settore;
- fornire un sostegno adeguato alle persone operanti nel settore;
-promuovere le pari opportunità tra uomini e donne nello sviluppo del settore della pesca.
Gli aspetti innovativi
Gli aspetti innovativi del FEP possono essere così sintetizzati:
- il FEP è stato concepito come uno strumento concreto destinato a garantire la sostenibilità del settore della pesca. Gli aiuti promuoveranno e accompagneranno il processo di adeguamento delle flotte di pescherecci alle risorse disponibili, in particolare quando si tratta di stock a rischio di esaurimento;
- la dimensione ambientale viene rafforzata attraverso un insieme di misure volte a promuovere la selettività e a ridurre l'impatto negativo delle attività di pesca e acquacoltura sul l'ambiente;
- maggiore attenzione è data alle risorse umane nel settore della pesca, apportando risposte adeguate alle esigenze socioeconomiche delle persone operanti nel settore;
- il contributo più efficace è diretto allo sviluppo sostenibile delle zone di pesca, in particolare di quelle altamente dipendenti dalla pesca, mediante il finanziamento delle strategie di sviluppo locale, elaborate e attuate dalle stesse parti interessate;
- sono semplificate le norme e i meccanismi per la concessione dei finanziamenti.
Piano strategico nazionale Programma operativo
Per rafforzare il contenuto strategico della Politica comune della pesca, coerentemente con le priorità comunitarie in materia di sviluppo sostenibile della pesca, gli Stati membri devono adottare, dopo opportune consultazioni, un Piano strategico nazionale su tutti gli aspetti rilevanti della PCP e, successivamente, un Programma operativo per l'attuazione delle politiche e delle priorità da cofinanziare tramite il FEP.
Il Piano strategico nazionale è oggetto di dialogo tra lo Stato membro e la Commissione e contiene, se lo Stato membro lo ritiene opportuno, una descrizione succinta di tutti gli aspetti della Politica comune della pesca fissandone le priorità, gli obiettivi, le risorse finanziarie pubbliche ritenute necessarie e i termini di attuazione, con particolare attenzione alla strategia per:
- la gestione e l'adeguamento della flotta da pesca comunitaria e, in particolare, l'adeguamento dello sforzo e della capacita di pesca tenuto conto dell'evoluzione delle risorse della pesca, della promozione di metodi di pesca rispettosi dell'ambiente e di uno sviluppo sostenibile delle attività di pesca;
- lo sviluppo sostenibile del settore dell’acquacoltura;
- lo sviluppo sostenibile della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura;
- lo sviluppo sostenibile della pesca nelle acque interne;
- lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca, inclusi i criteri di individuazione delle zone prioritarie;
- la competitività del settore della pesca, incluso il miglioramento delle strutture, dell'organizzazione e del contesto operativo del settore;
- la preservazione delle risorse umane nel settore della pesca, in particolare attraverso l'aggiornamento delle competenze professionali, assicurando l'occupazione sostenibile e rafforzando la posizione e il ruolo delle donne;
- la tutela e il miglioramento dell’ambiente acquatico connesso al settore della pesca.
Il Programma operativo contiene:
- una sintesi della situazione delle politiche ammissibili al sostegno in termini di punti di forza e debolezze;
- una descrizione e una motivazione degli assi prioritari adottati tenuto conto della parte pertinente del Piano strategico nazionale;
- gli obiettivi specifici per ciascun asse prioritario. Tali obiettivi sono quantificati, ove si prestino a quantificazione, usando un numero limitato di indicatori, tenendo conto del principio di proporzionalità. Gli indicatori devono consentire di misurare i progressi in relazione alla situazione di base e l'efficacia degli obiettivi specifici stabiliti per ciascun asse prioritario;
- una descrizione succinta delle principali misure previste per l'attuazione degli assi prioritari;
- informazioni sulla complementarità con le misure previste dal FESR, i Fondi strutturali e il Fondo di coesione, ove opportuno;
- un piano di finanziamento comprendente due tabelle, ciascuna delle quali indica separatamente, se del caso, gli stanziamenti destinati all'obiettivo di convergenza e quelli che non lo sono.
I principi orientativi
Nel predisporre ed attuare il programma operativo, gli Stati membri tengono conto dei principi orientativi seguenti:
- coerenza con i principi della politica comune della pesca e con il piano strategico nazionale;
- promozione di uno sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attività economiche, dei posti di lavoro e delle risorse umane, nonché tutela e miglioramento dell'ambiente;
- ripartizione appropriata delle risorse finanziarie disponibili fra gli assi prioritari;
- raggiungere un livello sostenibile di occupazione nel settore della pesca attraverso il miglioramento qualitativo dei posti di lavoro, l'accesso alla professione per i giovani e l'innovazione in tutto il settore;
- migliorare la dimensione ambientale nel settore della pesca incoraggiando le operazioni tese a ridurre l'impatto ambientale delle attività del settore della pesca e a promuovere metodi di produzione rispettosi dell'ambiente;
- miglioramento della situazione delle risorse umane nel settore della pesca mediante operazioni volte ad aumentare e diversificare le competenze professionali, a sviluppare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e a migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza;
- incoraggiamento di operazioni con grande valore aggiunto, tramite lo sviluppo di capacità d'innovazione che assicurino standard qualitativi elevati e rispondano ai bisogni del consumatore riguardo ai prodotti della pesca e dell'acquacoltura.
- contributo a una migliore offerta e a uno sviluppo sostenibile del mercato comunitario dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura;
- promozione dell'equilibrio di genere nelle varie fasi di attuazione del Programma operativo, tramite operazioni tese, in particolare, a ridurre la segregazione di genere sul mercato del lavoro.
Le valutazioni
Per una piena efficacia degli interventi il Programma operativo e oggetto di una valutazione ex ante, di una valutazione intermedia e di una valutazione ex post.
Le valutazioni sono volte a migliorare la qualità e l'efficacia dell'intervento del FEP nonché l'attuazione del Programma operativo. Esse inoltre ne valutano l'impatto in riferimento ai principi orientativi, alle pertinenti parti dei piani strategici nazionali e ai problemi specifici che interessano gli Stati membri, tenendo conto delle esigenze dello sviluppo sostenibile nel settore della pesca e dell'impatto ambientale.
La valutazione ex ante e volta a garantire la coerenza tra i principi orientativi, le pertinenti parti del piano strategico nazionale e il programma operativo, a ottimizzare l'attribuzione delle risorse di bilancio nell'ambito del programma operativo e a migliorare la qualità della programmazione.
La valutazione intermedia ha l'obiettivo di esaminare, in tutto o in parte, l'efficacia del Programma operativo allo scopo di apportarvi gli opportuni adeguamenti per migliorare la qualità degli interventi e le modalità di attuazione.
La valutazione ex post analizza il grado di utilizzazione delle risorse, l'efficacia e l'efficienza del programma operativo e il suo impatto in relazione agli obiettivi del FEP e ai principi orientativi. Essa individua i fattori che hanno contribuito al successo o al fallimento nell'attuazione del Programma operativo, anche in termini di sostenibilità e di buona pratica.
La valutazione ex post deve essere completata entro il 31 dicembre 2015.
Gli assi prioritari
II FEP individua 5 assi prioritari.
1. Misure per l'adeguamento della flotta da pesca comunitaria:
- aiuti pubblici per proprietari di pescherecci e pescatori interessati da piani di adeguamento dello sforzo di pesca;
- aiuti pubblici per l'arresto temporaneo delle attività di pesca;
- investimenti a bordo dei pescherecci e selettività;
- aiuti pubblici per la piccola pesca costiera;
-compensazioni socioeconomiche per la gestione della flotta da pesca comunitaria;
- aiuti pubblici nell'ambito dei piani di salvataggio e di ristrutturazione di imprese in difficoltà.
2. Acquacoltura, pesca nelle acque interne, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura:
- misure per investimenti produttivi nell'acquacoltura;
- misure idroambientali;
- misure di sanità pubblica;
- misure veterinarie.
3. Misure di interesse comune:
- azioni collettive;
- protezione e sviluppo della fauna e flora acquatiche;
- porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca;
- sviluppo di nuovi mercati e campagne promozionali;
- progetti pilota;
- modifica dei pescherecci per destinarli ad altre attività.
4. Sviluppo sostenibile delle zone di pesca:
- rafforzare la competitivita delle zone di pesca;
- ristrutturare e riorientare le attività economiche, in particolare promuovendo l'ecoturismo, senza determinare pero un aumento dello sforzo di pesca;
- diversificare le attività mediante la promozione della pluriattività dei pescatori, creando posti di lavoro aggiuntivi all'esterno del settore della pesca;
- aggiungere valore ai prodotti della pesca;
- sostenere le infrastrutture e i servizi per la piccola pesca e il turismo a favore delle piccole comunità che vivono di pesca;
- tutelare l'ambiente nelle zone di pesca per conservarne l'attrattiva, rivitalizzare e sviluppare le località e i paesi costieri con attività di pesca e preservare e migliorare il patrimonio naturale e architettonico;
- recuperare il potenziale produttivo nel settore della pesca se danneggiato da calamità naturali o industriali;
- promuovere la cooperazione interregionale e transnazionale tra gruppi delle zone di pesca, soprattutto mediante l'istituzione di reti e la diffusione delle migliori pratiche;
- acquisire competenze e agevolare la preparazione e l'attuazione della strategia di sviluppo locale;
- contribuire alle spese operative dei gruppi.
5. Assistenza tecnica:
- valutazioni, perizie, statistiche e studi, compresi quelli di natura generale, sul funzionamento del FEP;
- misure destinate ai partner, ai beneficiari dell'intervento del FEP e al grande pubblico, incluse le azioni informative;
- misure di divulgazione delle informazioni, organizzazione in rete, sen-sibilizzazione, nonché misure destinate a promuovere la cooperazione e lo scambio di esperienze in tutta la Comunità;
- installazione, funzionamento e interconnessione di sistemi informatizzati per la gestione, la sorveglianza, l'ispezione e la vantazione;
- miglioramento dei metodi di.valu-tazione e lo scambio di informazioni sulle prassi vigenti in questo settore;
- istituzione di reti transnazionali e comunitarie tra soggetti che operano nel campo dello sviluppo sostenibile delle zone di pesca, al fine di favorire lo scambio di esperienze e di migliori pratiche, promuovendo e attuando la cooperazione transregionale e transnazionale e la divulgazione delle informazioni.