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Anno VI - N. 1-2 - Gennaio/Aprile 2006



Positivo e interessante incontro tra Federpesca e Comando Generale Capitanerie di Porto
A cura dell'Ufficio Stampa e Documentazione

Una delegazione della Federpesca, guidata dal Direttore Luigi Giannini, ha incontrato recentemente il Coman­dante Generale delle Capitanerie di Porto, l'Ammiraglio Luciano Dassatti.
Così il responsabile della Federpe­sca Puglia e Direttore dell'Assopesca di Molletta, Cosimo Parinola, che fa­ceva parte della delegazione, ha com­mentato l'incontro: «Si è trattato di un incontro particolarmente positivo, den­so di contenuti propositivi, che sicura­mente apre prospettive nuove ed in­coraggianti nell'articolato rapporto tra le Capitanerie di Porto e il mondo della pesca. L'esigenza, fortemente avvertita dalla nostra Federazione, di razionalizzare ed uniformare, sul territorio, l'interpretazione e quindi l'applicazione delle norme e delle misure nazionali e comunitarie in materia di pesca, è stata colta in pieno dal Comando Generale, che è apparso pienamente consapevole della necessità di un più razionale coordinamento, tecnico-operativo, tra Comando Generale ed Uffici territoriali, finalizzato ad uniformare gli interventi e le azioni delle varie Capitanerie di Porto, evitando situazioni di disomogeneità nell'appli­cazione delle norme che, in momenti di congiuntura difficile, quale quella attuale, penalizzano ulteriormente le nostre imprese di pesca.
Un ritrovato e virtuoso rapporto di partenariato, che rafforzi quello già esistente, può costruirsi tra il Corpo delle Capitanerie e il mondo della pe­sca ed in questo senso l'incontro odierno ci ha particolarmente confortati per le prospettive, nuove ed incoraggianti, che esso apre».
Lungi da intenti di protagonismo di maniera, il Comandante Dassatti ha affermato, infatti, che l'incontro con il mondo della pesca è stato fortemente da lui voluto perché "gli stessi pescatori hanno richiesto il mio intervento per tutelarli e per semplificare i tanti adem­pimenti che burocratizzano ed appe-santiscono la gestione dell'attività di pesca".
«Le Capitanerie di Porto - ritiene il Comandante Dassatti - non devono sentirsi controparte delle imprese di pesca ma Enti al servizio della pesca, ed è necessario superare le logiche di una mera burocrazia di controllo o di potere, per arrivare ad una burocrazia attiva, operativa; insomma una "burocrazia per fare" e non solo per reprimere o creare ulteriori appesanti-menti e difficoltà alle imprese».
Con questi obiettivi Dassatti ha pro­spettato nuove ed interessanti iniziative e soprattutto una decisa azione di sensibilizzazione delle periferie.
Nel contesto delineato dal coman­dante Dassatti, il direttore Luigi Gian­nini, ha sottolineato la necessità, «in un momento di congiuntura difficile, in parte lenita dai recenti interventi nor­mativi del Governo, in una situazione di difficoltà effettiva del comparto, anche legata alla Politica Comunitaria della Pesca, di rinsaldare e rafforzare lo storico rapporto tra il mondo della pesca e le Capitanerie di porto». Gian­nini, ha giudicato positivo e significativo l'istituendo Reparto Pesca Marittima, definendolo «unataskforce operativa che sarà a disposizione del Ministro delle Politiche Agricole e del Sottose­gretario delegato alla Pesca, per monitorare l'attività dell'intera filiera ittica, dall'attività in mare alla tavola del consumatore».
Giannini ha, inoltre, presentato al Comandante Dassatti un documento Federpesca, indicativo delle tante problematiche da affrontare negli incontri operativi che seguiranno questo primo momento di raccordo istituzionale. Nel documento si fa riferimento sinte­tico a problematiche emergenti, quali la blue-box, il giornale di bordo della pesca, la sicurezza della navigazione e flessibilità dell'attività di pesca, le tagli minime, l'imbarco dei lavoratori extracomunitari, la corretta e sosteni-bile applicazione della normativa sui piani di smaltimento e conferimento dei rifiuti prodotti dalle navi (DLgs. 182/2003), le tante e diverse ordinanze, anche vessatorie, delle Capitanerie di porto, la questione visto arrivi e partenze della navi da pesca, l'attua­zione concreta delle misure di semplificazione; quindi si individuano delle possibili soluzioni operative.
In conclusione si è trattato di un incontro interessante, ricco di spunti di innovazione e denso di significato per le prospettive future che si aprono. Significativa è apparsa la spinta, coraggiosamente innovativa, del Comandante Dassatti che sicuramente ottimizzerà e rafforzerà il rapporto tra le Capitanerie di Porto e il mondo della pesca, a livello centrale e, vieppiù, in periferia. Un Comando ed un Corpo Capitanerie che viaggeranno, insomma, sempre più a fianco delle imprese di pesca.

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