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Anno V - N. 6 - Novembre/Dicembre 2005


Panorama Regionale
Pugliamare - QUALITÀ DI FILIERA E PESCA SOSTENIBILE
Giuseppe Lembo

La tematica della valorizzazione dei prodotti ittici ci porta agevolmente a discutere della qualità dei processi e dei prodotti nel settore della pesca. Ed è ugualmente agevole inquadrare questa tematica nel contesto più ge­nerale della pesca sostenibile, che rappresenta oramai un punto cruciale per il mondo della pesca, il quale av­verte chiaramente come il proprio de­stino sia inscindibilmente legato ad una corretta gestione delle risorse.
In realtà, vi è una interconnessione così stretta fra queste tematiche, da far ritenere che l'obiettivo della pesca sostenibile sia concretamente perse­guibile solo nell'ambito di una forte promozione dei processi di qualità, ad ogni livello della filiera pesca.
È utile, allora, partire dall'attribuzione di un significato condiviso ad alcuni dei concetti fondanti di questo ragionamento.

Certificazione della qualità
Per certificazione della qualità deve, essenzialmente, intendersi l'impegno ad attenersi formalmente ad una serie di principi e criteri, legati ad una o più fasi della filiera produttiva. Un ente di controllo (pubblico o privato) indipendente, che ne certifica il rispetto, ga­rantirà la veridicità di quanto affermato dal produttore.

Qualità di filiera
L'individuazione dei possibili obiettivi di un processo di certificazione della qualità di filiera è certamente questione più complessa. Tuttavia, il quadro di riferimento entro cui collocare tali obiettivi e contenuti potrebbe essere sintetizzato come segue:

Obiettivi:

  • gestione delle risorse ittiche;
  • tecniche di pesca;
  • lavorazione e conservazione;
  • aspetti nutrizionali;
  • sicurezza sul lavoro;
  • aspetti di certificazione ambientale.

Contenuti:

  • sfruttamento sostenibile degli stock ittici;
  • uso di tecniche di pesca regolamentari ed eco-compatibili;
  • salvaguardia della qualità e freschezza del pescato con trattamenti adeguati di lavorazione e conservazione a bordo e a terra;
  • mantenimento delle caratteristiche nutrizionali ed organolettiche proprie di ciascuna specie;
  • miglioramento delle condizioni di sicurezza del lavoro per le imbarcazioni ed i luoghi di prima commercializzazione;
  • utilizzo delle risorse ambientali in modo responsabile e sostenibile.

Pesca sostenibile

A partire dall'approvazione del Co­dice di condotta per la pesca respon­sabile della FAO, i principi generali in esso contenuti hanno rappresentato il punto di riferimento unanimemente condiviso per la definizione del con­cetto di sostenibilità. Tali principi pos­sono così essere schematizzati:

La pesca fornisce una risorsa vitale di cibo, attività lavorative, ricreative e commerciali, per le generazioni pre­senti e per quelle future. Dovrebbe perciò essere condotta in modo re­sponsabile.
Gli interessi dei pescatori, compresi quelli impegnati nella pesca di sussistenza, in quella artigianale e nella piccola pesca, devono essere tenuti in considerazione.
Deve essere conservata la biodiver­sità degli habitat acquatici e degli eco­sistemi e devono essere protette le specie a rischio.
Deve essere consentito agli stock eccessivamente sfruttati di tornare ai livelli normali.
Deve essere minimizzato l'impatto dell'inquinamento e dei rifiuti sull'am­biente marino.

Come risulta evidente dal confronto degli elementi caratterizzanti i concetti di qualità di filiera e pesca sostenibile vi sono analogie, se non addirittura identità di obiettivi, che potrebbero essere efficacemente descritte da un semplice paradigma: la tutela del red­dito dei pescatori e degli interessi dei consumatori sono, al tempo stesso, un fine ed un mezzo per il raggiungi­mento degli obiettivi della qualità di filiera e della pesca sostenibile.
Il paradigma più adatto a descrivere la situazione del settore sembrerebbe piuttosto semplice: pescare meno e pescare meglio per accrescere il reddito e la qualità della presenza sul mercato.

Tuttavia, perché il mondo della pe­sca possa imboccare questo percorso virtuoso è indispensabile una politica lungimirante di sostegno al settore e di promozione dei processi di qualità. In particolare, sono quattro gli elementi essenziali che dovranno costituire l'os­satura portante della politica di sviluppo per il settore della pesca: servizi alla produzione, politiche della qualità, ricerca applicata, sviluppo dell'associazionismo.


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