ASSOPESCAINFORMA - ANNO V - N. 4/5 - LUGLIO/OTTOBRE 2005
panorama comunitario
Consiglio dei Ministri UE del 20 settembre 2005: Delusione!
Grande è la delusione provata a conclusione della riunione del Consiglio dei Ministri europei della pesca del 20 settembre scorso, inconcludente sul fronte del "caro gasolio".
Nella riunione i ministri europei non hanno adottato nessuna misura per fare fronte all'emergenza gasolio. Come paventato si sono registrate posizioni diversificate tra le rappresentanze dei Governi dei diversi paesi con una netta separazione tra quelli del nord Europa, che non riconoscono al comparto pesca la specificità del problema e ritengono che il caro carburante sia una questione generalizzata che attraversa trasversalmente tutti i settori produttivi. Diversa è stata la posizione dei paesi dell'area mediterranea, che hanno insistentemente l'adozione di misure immediate per il comparto ittico, ove l'incidenza dei prezzi del carburante è preponderante. In assoluto, le espressioni più incisive e riflettenti l'effettiva condizione di insostenibilità della situazione in atto sono provenute dalla delegazione italiana, guidata dal Sottosegretario di Stato alla Pesca, Paolo Scarpa.
Diverso invece l'atteggiamento riguardo al regolamento sulle misure tecniche per il Mediterraneo, la cui adozione è stata rinviata in quanto la proposta continuava ad essere insoddisfacente per la categoria, poiché foriera di ulteriori restrizioni per le imprese di pesca. Il rinvio è stato possibile proprio grazie alla strenua opera di regia politica del Sottosegretario Scarpa, che letteralmente ha trascinato le delegazioni francese, portoghese, maltese e cipriota sulla posizione italiana.
