Assopesca Molfetta

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Anno IV N. 4 - Luglio/Ottobre 2004


Sicurezza del lavoro
Una tragedia evitabile


Sulla recente collisione fra due pescherecci allargo di Civitanova Marche, le riflessioni si susseguono nelle menti dei marinai che intendono lavorare in sicurezza. Purtroppo disponiamo soltanto delle notizie diffuse dalla stampa e dalla televisione; sappiamo con certezza che una vita umana ed un peschereccio sono andati perduti. Da qualche indiscrezione, peraltro non ufficiale, sembra che i natanti navigassero con il pilota automatico inserito e che uno dei due fosse "in pesca".
I quesiti che si affacciano alla mente sono parecchi:

  • Perche entrambi facevano uso del governo automatico nonostante la loro vicinanza? Se sono poi entrati in collisione, la distanza relativa era certamente molto ridotta.
  • Perche i responsabili della condotta della navigazione non sono passati anticipatamente al governo manuale, stante la vicinanza rispettiva di un'altra unità? L'uso del sistema manuale in simili evenienze è prescritto dalla norma V/19 della SOLAS, dalla regola 35.1 della Sez. A-VI 11/2 della STCW, dall'art.135 del Regolamento per la Sicurezza e la Salvaguardia della Vita Umana in Mare, nonche dalla regola 8a) della COLREG.
    Tutto ciò oltre alla raccomandazione ben evidenziata da ogni manuale per l'uso delle apparecchiature di governo automatico, affinche esso venga scollegato quando la visibilità è ridotta, quando si passa in vicinanza di altre navi o pericoli per la navigazione (bassi fondali, canali, ecc.), quando le condizioni meteomarine sono molto perturbate. Naturalmente queste precauzioni sottintendono la presenza costante in plancia di almeno un uomo (quando l'equipaggio è limitato nel numero), che deve essere preposto anche all'insostituibile ruolo di "vedetta".
  • Perche non è stato osservato l'obbligo di mantenere un efficiente servizio di vedetta? Esso è reso obbligatorio dalla regola 5 della COLREG e dalla regola 13.1 e .2 della citata Sezione della STCW. Nel caso specifico le vedette dei due natanti avrebbero dovuto allertare per tempo i rispettivi comandanti.
  • Perche nessuna delle due unità ha manovrato per tempo allo scopo di evitare la collisione (o almeno prevenirla)? All'uopo basta riferirsi alle regole 15, 16 e 17 della COLREG.

Per rispondere a questi interrogativi bisognerebbe disporre di idonee informazioni, ma queste sono secretate al momento dalle autorità inquirenti. Però si può esprimere un parere con la certezza di non essere smentiti: questa collisione poteva e doveva essere evitata, tanto più che la visibilità sembra fosse buona al momento. I responsabili della guardia in plancia, avvistato l'altro peschereccio e tenutolo sotto costante osservazione, avrebbero dovuto adeguarsi ai regolamenti prima citati, in maniera da evitare di trovarsi entrambi nella stessa posizione, allo stesso istante, con rotte incrociate.
Non c'è l'intenzione di giudicare qualcuno, ma crea profondo dolore la constatazione di una tragedia che si sarebbe potuta facilmente evitare, semplicemente comportandosi in linea con le leggi che ogni marinaio ben conosce.
Purtroppo questa collisione non è la prima che si registra, ma la fervida speranza è che sia veramente l'ultima.

F.M.


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