Assopesca Molfetta

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Anno III N. 5 - Settembre/Ottobre 2003


grandangolo
Le foto... lette in redazione


LA COPERTINA
La copertina di questo numero mi sta molto a cuore. Se un giorno mi chiedessero, "che lavoro vorresti che facesse tuo figlio", risponderei "quello del carpentiere navale".
Non è una esagerazione, piuttosto è una considerazione maturata sulla base dei vari contatti che ho avuto con i maestri d'ascia dei cantieri navali pugliesi.
So bene che nessuno oggi pensa che questo sia un mestiere con un futuro sicuro (perche gli altri ce l'hanno?), so bene che un lavoro come questo mette a dura prova la salute fisica, ma proprio per queste ragioni, oggi più che in passato, chi decidesse di ridare vita a questa tradizione operaia si porrebbe automaticamente in una ristretta elite di importanza pari a quella di un cardiochirurgo famoso o di un progettista di software su scala
mondiale.
La foto racconta in un solo atto, tutta la vita di un uomo classe 1935, che porta avanti il suo mestiere ancora con vitalità e ingegnosità. L'ho incontrato a Molfetta mentre metteva in sesto la chiglia di un motopeschereccio. Questa azione specifica prende il nome di "calafataggio"; l'operaio è il "calafato".
L'energia che ho trovato in questa persona, sono convinto deve essere stata conservata e alimentata proprio dal tipo di lavoro che lui svolge.
L'ingegnosità poi, risultato dell'applicazione di semplicissime idee, l'ho constatata quando mi sono accorto che ogni suo dito era stato preventivamente incerottato per parare i pochi colpi fuori mira.
Mai avrei pensato che un calafato sarebbe potuto diventare un esempio da emulare nello spirito e nella pratica.
A lui vanno gli auguri per una carriera professionale ancora eccellente, nonostante la crisi che tutti noi sappiamo essere in questo settore.
Un grazie sentito per aver accettato di testimoniarci un storia da vivere.
Tani Scanni

LA FOTO

Gli attimi del tramonto sono sempre diversi; coglierli è un'emozione profonda, un incanto che riveste con i colori del cielo i sentimenti della terra, quelli del passante frettoloso sulla banchina, del lento passeggiatore e dello stesso pescatore mentre lavora sul suo peschereccio in banchlna.
Coglierli in alto mare è come stare dentro il tramonto, farne parte; i colori del cielo sono i tuoi colori.
La foto ha colto uno di questi attimi al rientro in porto dopo una giornata di pescaturismo, mentre soffia il maestrale.
Luigi Campo

 

 


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