L'Unione europea ha dato il definitivo via libera al pagamento degli indennizzi per il fermo pesca del 2000, 2001 e 2002 per quasi 15.000 pescatori italiani.

La decisione della Commissione, avvenuta ieri nella tarda serata, sblocca quasi 55 milioni di euro destinati agli indennizzi per i pescatori, per compensare le interruzioni delle attività necessarie negli anni passati a causa della presenza di mucillagini in Adriatico e per la ricostituzione degli stock ittici in tutto il Mediterraneo.

Per il 2000 la Commissione ha riconosciuto ammissibile il fermo di pesca per il Tirreno e lo Ionio (1,5 milioni di euro) e quello per la mucillagine in Adriatico (29,1 milioni di euro).

Per il 2001 e il 2002 ha invece considerato valido il Piano di protezione delle risorse acquatiche, presentato dalla Direzione Generale della pesca del Ministero e realizzato con la collaborazione delle Associazioni della pesca, grazie anche al prezioso lavoro svolto dal mondo della scientifica.

Il piano, che aveva previsto una interruzione temporanea delle attività per permettere il ripopolamento degli stock e la salvaguardia delle specie, è stato finanziato con 23,9 milioni di euro nel biennio.