ASSOPESCAINFORMA - ANNO IV N. 6 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2004
produzione, commercio, consumo
Il ruolo delle OO. PP. nella valorizzazione delle risorse ittiche
L'Ufficio Studi e Documentazione diAssopesca, aprendo un dibattito sul Programma Nazionale della Pesca che sarà elaborato e discusso intorno al Tavolo Azzurro di recente istituzione, ha chiesto al Dott. Mario Bello, segretario generale della Feder op.it. di esprimere il proprio punto di vista sugli interventi più urgenti per il rilancio dell'economia ittica.
Caro Direttore,
rispondo al Suo invito, col quale sollecita la Federazione delle Organizzazioni di produttori della pesca e dell'acquacoltura italiane (Feder op.it.) -in quanto espressione dell'attività dei nuovi soggetti dell'economia ittica -ad avanzare considerazioni e «proposte» sul prossimo Programma nazionale della pesca, in corso di elaborazione e discussione al Tavolo azzurro, di recente nomina.
Proprio di recente, nel corso di un'apposita riunione con tutte le Organizzazioni di produttori (OO.PR), abbiamo affrontato questa questione, facendo un esame sul ruolo assegnato dalla disciplina comunitaria a dette Organizzazioni e il grado di recepimento della normativa in Italia, attraverso i Piani triennali di sviluppo della pesca, dal 1982 ad oggi.
In Europa, le Organizzazioni di produttori sono considerate le strutture «portanti» per tradurre in concreto politiche e strategie; in Italia - ancora negli anni '90, con il IV Piano triennale - si sosteneva «il pieno fallimento delle misure comunitarie relative alle Organizzazioni dei produttori». È così che, dal 1990 al 2000 in Italia non viene a
costituirsi nessuna OP e le poche esistenti vengono revocate per mancanza di operatività.
Eppure, nell'Unione europea, a queste si guarda per il raggiungimento di alcune finalità importanti, quali: a) la «gestione responsabile delle risorse» (da perseguire attraverso una pesca e un commercio responsabili); b) la «responsabilizzazione delle OO.PP.» per una «gestione e valorizzazione delle risorse»; e) l'attuazione dei Programmi Operativi (con «i piani di cattura e l'adeguamento dell'offerta dei prodotti della pesca»); d) la «collaborazione tra gli operatori della pesca» (prevedendo la costituzione di Organizzazioni interprofessionali tra le OO.PP. e lungo la filiera ittica); e) la «conoscenza del mercato e dei prodotti» da parte dei consumatori, ecc.
Se tutto questo ha la sua importanza per le sorti del settore, è evidente che il prossimo Programma nazionale deve «recuperare» una concezione e un ruolo da assegnare alle Organizzazioni di produttori, per ricreare le condizioni di un recupero di competitivita e di redditività delle imprese di pesca, che rimane l'unico parametro per la permanenza della pesca nell'economia del Paese.
I processi di cambiamento e le innovazioni che ci si attende dalla elaborazione del Programma nazionale possono avere una prospettiva nella misura in cui «dentro» questa logica di trasformazione del settore, ci sia la logica di crescita delle imprese e delle Organizzazioni di produttori, che devono essere al «centro» dei futuri orientamenti e delle relative misure.
Bisogna partire dalle attuali condizioni - di basso profilo sul piano dell'associazionismo economico delle nostre imprese, inadatte ad affrontare una commercializzazione di tipo moderno (dalla vendita telematica dei prodotti ittici a canali commerciali, aggiuntivi e diversi, lungo la filiera) - per avviare una «progettualità nuova» nello sviluppo dell'economia ittica, che colga gli elementi essenziali per una possibile valorizzazione della nostra pesca.
Posso solo aggiungere che la vitalità e il dinamismo di un settore si misurano dall'esistenza o meno di alcuni strumenti e ovviamente dalle disponibilità di determinate risorse finanziarie, da investire secondo quegli orientamenti che possano favorire soluzioni nuove ai problemi, su basi «organizzative e di mercato», in grado di favorire una crescita, produttiva e di filiera, più avanzata.
Mi permetto di inviarLe in allegato una serie di interventi da noi suggeriti
«per le Organizzazioni di produttori» e «misure di mercato», che, unitamente a quelli «strutturali», riteniamo possano raggiungere alcuni degli obiettivi indicati.
Con profonda stima
Mario Bello
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Programma di interventi in materia di Organizzazioni di produttori e Mercati
Ci limitiamo a indicare la misura prevista, tralasciando considerazioni e riferimenti legislativi e regolamentari. Si rendono necessari alcuni interventi per:
* la costituzione e il funzionamento delle OO.PP.
* interventi per l'attività economica dei produttori associati
In particolare:
Alcuni interventi di dotazione (l'informatizzazione, etc.)
Gli interventi per il «miglioramento dell'organizzazione e del funzionamento della commercializzazione»
* la concentrazione e la qualificazione dell'offerta
* la promozione dei sistemi di qualità della produzione ittica e di valorizzazione delle risorse ittiche
* la promozione delle azioni di interesse collettivo
* l'affermazione di marchi
* le Campagne promozionali, per talune specie
* la promozione della "pesca responsabile"
* una politica di Accordi professionali
* lo scambio di esperienze con l'estero e la promozione dei servizi
* gli scambi di esperienze tra le OO.PP. dell'UÈ
* la partecipazione a fiere e saloni espositivi, a livello nazionale e dell'UÈ
* la promozione di un sito WEB, per lo sviluppo delle OO.PP.
* la Costituzione di uno Sportello unico delle OO.PP., per la promozione e l'assistenza allo sviluppo, avvalendosi di un "Euro Info Centra" (per la fornitura di servizi in generale, anche di carattere creditizio, finanziario, ecc.)
* le azioni informative verso i consumatori, per un "consumo consapevole"
* altre misure di accompagnamento per lo sviluppo delle OO.PP. : L'assistenza tecnica
La formazione professionale
La ricerca
L'informazione e la comunicazione
